In Valdidentro, oggi, ci sono 733 persone con più di 65 anni. Queste persone sono un’importante risorsa sociale, storica e culturale per il nostro territorio.
Oltre a essere una risorsa fondamentale del territorio lo sono, in primo luogo, per le proprie famiglie: spesso si fanno carico dei bisogni dei figli, nell’accudimento dei nipoti supplendo a genitori che lavorano, aiutano nella preparazione dei pasti o nell’organizzazione della casa, a volte sono anche un supporto economico per queste ultime. Sono persone estremamente attive, che guidano e quindi si spostano con facilità, che utilizzano il telefono e internet, che si ritrovano con amici e/o in gruppi, che partecipano alle iniziative del territorio. Sono autosufficienti nelle principali attività quotidiane: vanno da soli dal medico, vanno a fare la spesa, espletano i doveri burocratici da soli.
Anche in Valdidentro, come del resto in Italia l’indice di vecchiaia della popolazione è in netto aumento: nell’anno 2014 il rapporto tra la popolazione con più di 65 anni e quello con meno di 14 anni era in Valdidentro del 118%, nel 2015 è già salito al 130%. Il tasso di invecchiamento è passato dal 13.70% del 1996 al 17.17% del 2015. È quindi in graduale ma costante aumento la popolazione anziana*.
Tuttavia la parola anziano rimanda ad una condizione ben differente da quella soprascritta, spesso la parola anziano viene collegata a concetti di non autosufficienza, di bisogno, di malattia. Si stima che in Italia 1 anziano su 6 non sia autosufficiente e che 1 anziano su 3 soffra di una patologia cronica**. In questi casi quali sono le “soluzioni” per l’anziano non autosufficiente?
…L’invecchiamento della popolazione e la crescita demografica ridotta o in alcuni casi negativa portano a minore produttività, maggiori costi per le cure e l’assistenza, incremento dell’onere a carico delle famiglie, che risultano sempre meno in grado di farvi fronte.
La condizione dell’anziano non autosufficiente determina una parziale o totale incapacità di
autodeterminarsi e di vivere in maniera indipendente la vita quotidiana. Tale condizione non è causata esclusivamente dall’età, ma da incidenti, malattie fisiche o psichiche, nonché dal contesto socio economico e relazionale di appartenenza della persona. *
È difficile, a oggi, quantificare quanti possano essere gli anziani in Valdidentro che si trovano in condizione di cura permanente da parte della propria famiglia o che si affidano a badanti, ma è assolutamente vero che queste condizioni di non autosufficienza, rispetto al passato, hanno una durata decisamente maggiore. Alcune situazioni si protraggono per mesi o anni con conseguenze, a volte, faticose per la famiglia che ha in carico l’anziano stesso. Anche perchè rispetto al passato la famiglia si trova a dover fronteggiare una pluralità di situazioni: lavorative, familiari, personali. In Valdidentro sono ancora tante le famiglie che si fanno carico del proprio anziano non autosufficiente anche 24 ore su 24 e con metodologie differenti.
In aumento notevole anche il fenomeno delle badanti, in Italia si stima siano circa 900mila.
…Circa il fenomeno delle badanti i dati in possesso del servizio sono molto limitati, circoscritti agli utenti che formulano domanda di buono sociale o i familiari che chiedono nominativi di badanti, per i quali si utilizza la banca dati provinciale o il contatto con la Caritas locale. *
A oggi, i servizi residenziali agli anziani presenti sul territorio sono 3: a Bormio la R.S.A. “Villa del Sorriso”, gestita dall’omonima fondazione; a Valfurva la RSA “Baita Serena” di proprietà della Parrocchia, gestita dalla Cooperativa S.Ardesia; a Sondalo la RSA “Bellavista”, gestita dal Comune di Sondalo. I posti accreditati sono complessivamente 160, di cui 40 a Valfurva, 48 a Sondalo e 72 a Bormio. La RSA Baita Serena inoltre dispone di 3 posti autorizzati non accreditati. ***
Un ulteriore possibilità per i casi sanitari è il Centro di assistenza Post/Acuta di Sondalo gestito dalla Cooperativa S. Michele. Soggetti destinatari privilegiati del progetto sono adulti o anziani in condizioni di stabilità clinica che hanno concluso il loro periodo di degenza in istituto ospedaliero dopo la fase acuta e sub-acuta, ma che necessitano di migliorare il più possibile lo stato di “salute” e che, quindi, hanno bisogno di un ulteriore periodo di assistenza residenziale o diurna, a bassa intensità sanitaria, ma ad alta intensità assistenziale al fine di recuperare sufficienti autonomie, nel limite delle capacità residue. La struttura è posta in nucleo autonomo presso la R.S.A. di Sondalo, ha una ricettività di 15 posti di cui 10 in regime residenziale.
Il nuovo Centro Servizi per la terza età che sorgerà a Bormio prevede la presenza di 80 posti letto, oltre ad alcuni mini appartamenti per ospiti semi-autosufficienti che potrebbero in parte usufruire dei servizi del Centro (personale assistenziale e sanitario, mensa, spazi comuni) ma che manterrebbero una parziale autonomia.
Come comunità, e non più solo come singole famiglie, è necessario farsi carico del cambiamento in atto, con uno sguardo attento al futuro e non più solamente con soluzioni contingenti e frettolose.
* Dati del PIANO DI ZONA DELL’AMBITO TERRITORIALE DELL’ALTA VALTELLINA 2015/2017
** Dati raccolti da Federazione Sanità
*** Fonte: ASL della provincia di Sondrio